Alien
Titolo originale: Alien
Nazione: Usa
Anno: 1979
Genere: Horror/Fantascienza
Durata: 112′
Regia: Ridley Scott
Cast: Tom Skerritt, Sigourney Weaver, Veronica Cartwright, Harry Dean Stanton, John Hurt, Ian Holm, Yaphet Kotto, Bolaji Badejo
Produzione: Sigourney Weaver,Gordon Carroll, David Giler, Walter Hill
Distribuzione: 20th Century Fox
H.R. Giger, pittore surrealista, e maestro nell’uso dell’aerografo, ricevette l’Oscar nel 1980, per i disegni di Alien. Le sue opere mostrano una vasta conoscenza del disegno di figure fantastiche, mostruose e immaginifiche a partire dal Cinquecento, secolo nel quale, di fatto, la pittura surrealista trova i suoi padri. Il mostro protagonista di Alien possiede un corpo antropomorfo, sul quale è innestata una testa animalesca e vorace e che ha come appendice una lunga coda.
Una via di mezzo, insomma, tra l’uomo e il drago, con una combinazione che ricorda lavori di naturalisti del Cinquecento come Ulisse Aldrovandi (1522-1605), forse il migliore tra i disegnatori che partirono dall’attenta osservazione degli animali per creare nuove forme fantastiche. Questi naturalisti avevano antecedenti illustri: Hieronymus Bosch e Albrecht Dürer, in particolare, che Geiger mostra di conoscere e di aver tesaurizzato.Come non avvicinare la doppia bocca retrattile del mostro al mostro azzuro seduto, dal corpo d’uomo e la testa d’animale, che divora un corpo umano collocato orizzontalmente ?
Mostri Antropomorfi
Il modello dell’abbinamento mostruoso di corpo umano e testa terrificante viene codificato proprio in questo periodo come rappresentazione del Male, del Demonio, fissando l’antico mito del Minotauro, il più celebre connubio tra Uomo e Bestia che riempie di sé le arti figurative, giungendo, tra gli altri, sino a Picasso. La testa terrificante del mostro di Alien è disegnata da Giger tenendo presente la forma della testa del Tyrannosaurus Rex, della quale mantiene la dentatura e allunga in modo abnorme la calotta cranica, allontanandosi, nello stesso tempo, dal corpo del sauro come è possibile ricostruirlo dai reperti, e dai mostri del cinema precedente come Gozzilla, che erano rimasti lontani da qualunque caratteristica antropomorfa.
Ispirazioni precedenti
Altri disegni di Giger rimandano ad altri autori onirici come Fussli, di cui Giger memorizza la capigliatura femminile e la presenza incombente delle due forme tese verso il corpo della dormiente. Per finire, anche l’architettura espressionista lascia il segno: le cupole trasparenti e glaciali di Taut e Gropius diventano un corpo rigonfio della stessa forma immerso in una materia apparentemente immota ma che, al suo interno, contiene una forza devastante e distruttiva.
Architetture Espressioniste
Attenzione
Tutti i contenuti della sezione sono riservati.
Trailer , locandine e immagini appartengono ai legittimi proprietari.
I testi sono proprietà esclusiva di Federico Viola e non sono utilizzabili senza autorizzazione, ogni riproduzione è vietata.